Mentre assistiamo alla tragedia delle operazioni militari in Ucraina, i nostri coordinatori e la gente che aiutiamo da otto anni vivono giornate ancor più pesanti. Negli ultimi giorni i bombardamenti in Donbass sono di molto aumentati, i feriti e le vittime anche e la paura dei civili si dilata. I prezzi sono alle stelle e data la mobilitazione generale mancano persone che riforniscano i negozi di generi alimentari e di beni di prima necessità.
Ma noi non ci siamo fermati. Il rapporto con i nostri coordinatori sul campo è costante, quotidiano ed il flusso degli aiuti umanitari, per fortuna, sinora è potuto proseguire normalmente.
Ieri il villaggio di Glubokoe, il primo “adottato” dalla nostra Associazione sin dal 2014, ha ricevuto le risorse necessarie per sfamare 35 famiglie.
La patata, un alimento per noi non primario, è diventata l’unico loro sostentamento per i prossimi giorni. I bambini non appaiono questa volta nelle fotografie. Troppo pericoloso farli uscire dai rifugi sotterranei Ci pensano i nonni a correre il rischio per i loro nipoti …..