Kira aveva solo due settimane quando sua madre morì. E 12 anni dopo, nel 2022, il suo papà è stato ucciso da una granata a Mariupol.
Kira è ora orfana. Quando l’abbiamo incontrata, senza conoscere i tragici dettagli del suo destino, ci è sembrato di trovarci di fronte a una copia vivente della protagonista del racconto ‘Pollyanna’ di Elinor Porter. Kira ha gioito con i volontari dell’Associazione nostra partner, è stata entusiasta dei dolci, dei colori regalati per dipingere, cosa che ama molto
Era felicissima per un peluche, imbarazzata si strofinava le trecce, proprio come Pollyanna. Ma era ovvio come Kira stesse cercando di evitare l’argomento delle perdite della sua breve vita. Quanto è stato difficile per lei ricordare e realizzare. È un dolore che sarà sempre vivo nel suo piccolo cuore.
Un dolore che non può essere curato da nessun farmaco, né dal tempo, né dai regali, né dalle attenzioni delle persone … Quando Kira ha parlato del momento della morte di suo padre (era davanti ai suoi occhi) ha parlato molto dolcemente, apparentemente pensando che se l’avesse detto un po’ più forte le lacrime sarebbero scese. E si rendeva conto che era ormai sola per sempre.
Sì, ha i nonni a Kiev, ma è impossibile sostituire i genitori che ha amato e da cui è stata amata? Per ora Kira è a Donezk e non si sa cosa succederà in futuro. Ma la sua vita non sarà più la stessa. Non ha più l’amore dei suoi genitori …
Noi dal 2001 ne aiutiamo molte di Kira le cui vite sono distrutte dalla malattia, dal dolore degli attentati terroristici o dalle guerre. Vite di bambini ferite, spezzate. Senza il vostro aiuto non sopravviverebbero a tutto il dolore che si è abbattuto sulle loro fragili anime.