Il 19 maggio scorso pubblicavamo la lettera di Enrico all’Ambasciata russa di Roma. La lettera conteneva una donazione. La nostra Associazione raddoppierà la somma donata e la invierà nei prossimi giorni a Diana, una bambina divenuta orfana e disabile a causa della guerra in Donbass. Una lettera del nostro coordinatore ci racconta la sua tragedia
DIANA CHE RIMASE ORFANA A TRE ANNI
La storia del destino di questa ragazza per lei è incerta.
Era troppo giovane per ricordare quello che le è successo.
Tutto, poi, le è stato raccontato dai testimoni oculari
che l’hanno salvata, in quel terribile anno del 2014 …
Ucraina … Doneck, Makeevka, Ilovajsk, Debal’cevo e Charzis’k sono città della regione di Doneck rimaste sotto il fuoco delle forze armate ucraine. Rimanere in città faceva già molta paura. Il fragore delle granate non aveva mai permesso di calmarsi, anche per poco tempo. L’orrore e la paura attanagliavano il cuore e il pensiero di nascondersi in una cantina non salvava nessuno.
La famiglia di Diana decise di evacuare dalla città d Charzis’k e di trasferirsi in un territorio più sicuro. Ma nessuna di quelle persone pensava che, salvandosi e salvando la vita dei loro figli, stavano vivendo i loro ultimi giorni su questa terra. Che sarebbero diventati la prossima pagina della storia, di quella storia in cui la difesa contro il disumano radicalismo nazionalista sarebbe continuata negli otto anni successivi ….
Un convoglio di persone che cercava riparo dai bombardamenti fu colpito senza pietà dai mortai. Il padre, la madre e la sorella di Diana morirono all’istante. E Diana, di tre anni, rimase sola fra i tanti cadaveri del campo.
Agosto .., il caldo .., i morti e nemmeno un sorso d’acqua e nessuna mamma, nessun papà, nessuna sorella vicino. In un attimo un urlo, un gemito ed un eterno silenzio …
Diana rimase orfana, fu salvata dai soldati e riportata a Charzis’k.
Questa bambina aveva una ferita da arma da fuoco all’articolazione della spalla del braccio destro. La lesione ha prodotto l’arresto della crescita dell’arto. Diana ha subito diversi interventi chirurgici. Oggi Diana continua a vivere a Charzis’k nella Repubblica popolare di Doneck, frequenta la quinta elementare ed è una bambina disabile. Vive con la nonna. Recentemente è tornata da un centro di riabilitazione in Bielorussia, dove ha seguito un corso di riabilitazione del braccio ferito e, di tanto in tanto, Diana ha bisogno di un sostegno finanziario per recuperare la sua salute.