“Dio benedica Voi e tutte le persone che hanno aiutato e stanno aiutando i bambini”.
Queste le parole della mamma di Artur K. quando oggi ci ha inviato le fotografie della nuova carrozzina acquistata con le donazioni ricevute dai nostri donatori.
“Artur ha pianto dalla gioia. E’ molto comoda ed ora, finalmente, ha una carrozzina adatta alle sue dimensioni”.
Ecco, i bambini piangono, in questo caso per fortuna dalla gioia, tutti nella stessa lingua.
Artur ucraino di L’viv come Sasha di Donezk dopo aver ricevuto i nostri regali di Natale.
Ma Artur piange anche per la mancanza di qualsiasi aiuto e sostegno da parte del suo governo che mendica soldi a tutto il mondo per far ammazzare i suoi cittadini al fronte. Come piangono migliaia di Sasha, Ivan, Natasha e tutti gli altri bambini del Donbass che sono stati per anni cittadini ucraini e che hanno avuto le loro case, scuole, ospedali bombardati dall’allora loro governo.
E molti, a causa di quelle bombe, sono morti o sono rimasti gravemente feriti, mutilati.
Senza risorse gli uni, sotto le bombe gli altri.
I bambini piangono tutti nella stessa lingua, soprattutto i bambini russi ed ucraini che parlano quasi tutti, peraltro, la stessa identica lingua – il russo.
Noi dal 2014 li aiutiamo tutti perché a noi non importa la cittadinanza, la bandiera o il passaporto.
Importa aiutarli a vivere, meglio che possiamo.
Grazie a tutti quelli che ci aiutano quotidianamente a portare la solidarietà italiana ai bambini che nessuno vuole vedere, di cui nessuno vuole parlare.
Nessuna delle “fonti autorevoli” dell’informazione che racconti la loro drammatica vita in una guerra, tragedia di due popoli, da dieci anni alimentata con le armi ed i soldi della “pacifica” Europa e del “democratico” Occidente.