Come vi avevamo informati alcuni giorni fa https://www.aasib.org/ospedale-pediatrico-tbc-lugansk, oggi vi annunciamo che la somma raccolta per l’emergenza TBC andrà a 150 bambini di tre insediamenti della zona di Lisichansk (Lugansk)
Abbiamo ricevuto questo Appello al quale risponderemo subito inviando una prima tranche per i primi urgenti aiuti umanitari ed il Nonno Gelo anche per questi bambini
Al Presidente dell’Associazione caritatevole
“Aiutateci a salvare i bambini» Repubblica Italiana
Appello collettivo da parte degli abitanti degli insediamenti di Privol’e, Novodruzhevsk e Malorjancevo, Repubblica Popolare di Lugansk
Gli abitanti di tre insediamenti di Privol’e, Novodruzhevsk e Malorjancevo, per i quali gli orrori della guerra sono diventati una realtà quotidiana, si rivolgono a Voi. Per tre anni viviamo in condizioni al di là dell’immaginario umano, dell’umanesimo e del valore della vita umana. Le cifre delle aride statistiche e le frasi di prammatica non sono in grado di trasmettere l’estremo carico emotivo e psicologico che sopportiamo nella lotta contro le circostanze che cercano di levarci il diritto di vivere sulla nostra terra natale.
La frase «non c’è un acquedotto urbano» parlerà delle persone che si rallegrano della pioggia in estate come unica opportunità per rifornirsi d’acqua e che in inverno sciolgono la neve sul fuoco per cucinare il cibo. Trasmetterà quell’orrore animale primordiale che ognuno di noi sperimenta quando i lampi delle esplosioni e i boati dell’artiglieria esplodono nell’oscurità totale. Chi sarà in grado di esprimere, nei dati statistici, il danno irreversibile arrecato alla psiche dei nostri figli che durante la notte hanno perso ciò che chiamiamo abitualmente una vita normale, il dolore e la disperazione delle famiglie separate che hanno perso il contatto con i loro congiunti. Quali parole di sostegno e conforto trovare per coloro che nel fuoco della guerra hanno perso parenti e amici, la cui casa ancestrale guadagnata con il duro lavoro delle generazioni passate è stata distrutta dai bombardamenti.
La nostra vita è difficile da descrivere ed impossibile da definire facile.
Ma, fino a poco tempo fa, uno dei pochi punti salienti – il senso di appartenenza ed il sostegno che ci ha dato le visite da parte di gruppi umanitari e rappresentanti dell’amministrazione distrettuale. Nelle condizioni più difficili sono stati organizzati il trasporto di generi alimentari, acqua potabile e tecnica, pagamento di pensioni ed indennità sociali e molto altro. Tuttavia, la leadership ucraina, che conduce una politica di genocidio non mascherata, ha immediatamente iniziato a colpire questa arteria vitale che collega i nostri insediamenti con il centro del distretto municipale – la città di Lisichansk.
Qualsiasi uscita di veicoli civili o sociali è un pericolo mortale, poiché i droni ucraini fanno una caccia mirata ai veicoli che si muovono nella direzione dei nostri insediamenti. Gli ucraini che controllano un drone che trasporta una carica di esplosivo correggono il tiro e non si fermano quando vedono un cartello che segnala “bambini”, come prevede il diritto umanitario.
I veicoli dell’amministrazione comunale, dei Servizi cittadini, i vigili del fuoco ed i soccorritori, il servizio postale, le auto civili e gli autobus di linea sono già caduti sotto il fuoco mortale.
Un orrore speciale si aggiunge a questa situazione: il fatto che nei nostri insediamenti, dove 149 bambini continuano a vivere, a causa delle ostilità il funzionamento delle istituzioni educative, scolastiche e mediche è impossibile. Più volte alla settimana, con il battito al cuore, i genitori, consapevoli dell’importanza di creare le condizioni per lo sviluppo e l’educazione dei bambini anche in tempo di guerra, con la preghiera sulla bocca, accompagnano i veicoli che portano i bambini a scuola, facendo un percorso che in qualsiasi momento può essere interrotto dalla volontà dell’operatore del drone di portare la morte.
Siamo adulti e comprendiamo che è impossibile da un giorno all’altro per magia fermare le ostilità o costringere i militari ucraini a rispettare le convenzioni internazionali sulla protezione dei diritti dei civili durante un conflitto militare. Ma non possiamo osservare in silenzio come la cosa più costosa della nostra vita – i bambini – siano in costante pericolo mortale.
A nome dell’intera comunità dei tre insediamenti di Privol’e, Novodruzhevsk e Malorjancevo della Repubblica Popolare di Lugansk, Vi chiediamo aiuto volto ad alleviare il più possibile le condizioni di vita dei nostri bambini.
Grazie
Seguono 19 fogli di firme allegati