Anna Tuv. Una delle numerose vittime della “Guerra che non c’è” del Donbass. Una persona che, involontariamente, è diventata uno dei simboli di questo conflitto fratricida. Una vittima che stiamo aiutando a riprendesi dall’immenso lutto che l’ha colpita: una casa distrutta, un marito ed una figlia uccisi. Un braccio amputato. Come sempre accade in guerra, senza un perché.
In attesa di averla in Italia per la protesizzazione, Anna ci ha inviato alcune fotografie con i due figli rimastegli: la piccola Milana che al momento della tragedia aveva appena pochi giorni di vita e Zachar di tre anni. La loro vita deve continuare e continuerà anche grazie al sostegno della nostra Associazione e ai suoi donatori