Le giornate del 1, 2 e 3 settembre 2004 rimarranno nella memoria dell’umanità indelebili.
La Strage di Beslan – la Strage dei Bambini -, ad opera del terrorismo internazionale, causò 335 vittime fra cui 186 bambini.
L’allora Governo italiano, nell’immediatezza degli eventi, inviò un aereo della Protezione Civile con i primi aiuti alla popolazione stremata.
Nelle settimane successive, la nostra Associazione iniziò il Progetto di Accoglienza a Trento per un gruppo di superstiti della strage (63 persone di cui 33 bambini), proseguendo sino al 2010 il Progetto di sostegno psicologico alla popolazione di Beslan (nell’alveo degli interventi della Protezione Civile nazionale) grazie ad una equipe di psicologhe dell’Emergenza dell’Università di Padova.
Dal 2010 la nostra Associazione continua a sostenere le necessità degli “ex” bambini di Beslan. Il rapporto con la città e la sua gente non si è mai esaurito.
Per questo la lettera giunta ieri riveste per noi un valore ancor più profondo. Un valore assoluto.
La Russia non dimentica chi tese una mano in uno dei momenti più bui della sua storia.
Speriamo che così faccia anche l’Italia ufficiale.
“Caro Presidente !
è da un po’ che non ci si sente! State bene? Notizie inquietanti arrivano costantemente dall’Italia.
Il dolore dell’Italia è il nostro dolore!
Ricordiamo come Voi italiani siete stati i primi ad esserci vicino. A sostenerci in un momento difficile! Voi, tutte le persone con un cuore caldo, ci avete aiutato. E in tutti questi anni ci siete rimasti vicino. Lo ricordiamo …
Sono sicura che questa infezione sarà sconfitta. Resistete, riguardatevi!
Fate girare queste mie parole a tutti quelli che potrete.
Con grande rispetto, gratitudine e speranza per il meglio – Nadia”