Dal 2014 abbiamo assistito a tragedie immense in Donbass. Bambini fatti letteralmente a pezzi dalle bombe ucraine.
Vanja, che salvando il fratellino ha perso gambe, braccia e occhi. Vladislav che non ha più né la mamma né il papà e nemmeno un occhio. Polina mutilata in una gamba ed un braccio, Ksjusha e le altre centinaia di bambini del Donbass diventati disabili grazie ai guerrafondai dell’Occidente che invece di operare per una soluzione politica, inondano ogni giorno di armi l’Ucraina agonizzante.
Ogni caso fa nascere la speranza che sia l’ultimo. Invece …
Invece ancora lo strazio di un bambino devastato dalle ferite.
Un HIMARS NATO ha colpito lo scorso 30 giugno l’ennesima abitazione civile della cittadina di Jasinovata, fra Donezk e Gorlovka.
Il piccolo Nazar, nemmeno quattro anni, è stato colpito. Con lui due bambine Muraj e Glorija, fortunatamente meno gravi.
La UE ed il governo italiano, come Ponzio Pilato, nell’apoteosi dell’ipocrisia possono finalmente dire “Ecce Puer”
“Guardate il Bambino, vedete che l’abbiamo punito? Guardate il nemico del “giardino” Borrelliano”
Non abbiamo più parole, solo indignazione.