La prima bambina del Donbass da noi aiutata è stata Viktorija Mager, allora di soli 12 anni.
09.09.2017 Siamo stati informati di una importante donazione pervenuta alla ragazza e alla sua famiglia dalla Russia. Cessiamo pertanto la raccolta di fondi in suo favore. Le donazioni pervenute andranno a beneficio di Katja di Donezk. Grazie a tutti
Viveva nella città di Elenovka, nei pressi di Donezk, una delle cittadine più tormentate dalla guerra e dove per i bambini che là ancor oggi risiedono il destino è molto duro.
Nell’autunno del 2014 Vika rimase vittima di un bombardamento da parte dell’esercito ucraino. Ferita gravemente necessitava di un intervento chirurgico urgente – una scheggia l’aveva ferita alla spina dorsale causando la perdita dell’uso delle gambe. Vika era rimasta ferita perché aveva coperto la sorellina di tre anni con il suo corpo per salvarla da morte certa. La sorella rimase indenne, lei gravemente ferita.
Ricoverata nell’ospedale di Donezk i medici locali emettevano una diagnosi terribile: Vika rimarrà per il resto della sua vita costretta su una sedia a rotelle.
Dopo un primo intervento chirurgico d’urgenza i medici acconsentirono a che Vika potesse essere trasportata in Russia. Un gruppo di volontari raggiunse Donezk e la portò insieme a sua madre sino a Mosca in automobile dove fu ricoverata presso la struttura ospedaliera del professor Roshal.
Non essendo cittadina russa le cure, a pagamento, furono possibili grazie al contributo di vari associazioni umanitarie di Mosca e della nostra Associazione. Vika dopo due operazioni ritornò in piedi. Iniziò una lunga riabilitazione.
Vika Mager ha dovuto re-imparare a camminare. Nel frattempo lei, sua sorella e il loro padre hanno ricevuto la cittadinanza russa e anche la madre si trova ad un passo dall’ottenere il passaporto della Federazione Russa.
Nel 2015 la famiglia si trasferì nella regione di Kaliningrad dove hanno ricevuto un’abitazione. La madre e il padre stavano lavorando, Vika frequentava la scuola anche se ancora da casa.
Sembrava tutto risolto. Ma …. una nuova tragedia si è abbattuta sulla famiglia Mager.
Nella scorse settimane i medici hanno diagnosticato al padre un tumore alla laringe di quarto stadio che ha provocato la perdita della possibilità di lavorare e mantenere la famiglia. L’appartamento in cui viveva la famiglia è stato venduto e ora sono letteralmente finiti in strada dato che affittare un appartamento con il solo reddito della madre, assistente educatore presso un internat, è semplicemente impossibile.
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