Il 28 aprile scorso l’ennesimo bombardamento ucraino, con le armi che l’occidente invia “per la Pace”, ha bombardato il centro cittadino di Donezk. Un autobus della linea n.25 pieno di civili è stato colpito in pieno.

 

Solo in quell’autobus si sono contate 9 vittime. Bruciate vive.

 

Colpito anche l’ospedale traumatologico regionale che ha visto distrutta l’unica TAC presente nella Repubblica popolare di Donezk.

 

Fra i 9 morti una bambina – Masha.

 

Masha aveva 8 anni e frequentava la prima elementare. In tutta la sua vita non aveva conosciuto un solo giorno di pace e spesso si faceva raccontare dai suoi nonni come si vivesse prima del 2014 …. Ora la sua nonna non potrà più raccontarle nulla. È morta con lei nell’autobus bombardato.

 

La nonna faceva le pulizie. Le scuole da tempo a Donezk sono chiuse ed i bambini frequentano a distanza con i computer o i propri cellulari. La madre era al lavoro. La nonna stava portando la bambina con sé al lavoro perché non sapevano a chi affidarla, perché non rimanesse sola in casa. La bambina aveva un carattere solare e sorrideva sempre. Anche la nonna era benvoluta da tutti per il suo carattere. Non sono mai arrivate al lavoro.

 

Ora il Vicolo degli Angeli ha un nuovo nome sulla lastra scura che riporta i nomi delle bambine e dei bambini che non cresceranno mai più, non creeranno una famiglia, non cresceranno i loro figli.

 

I bambini del Donbass prime vittime della guerra che dal 2014 è in atto contro la popolazione civile.

 

Da anni, inascoltati, si chiede di far cessare la mattanza in Donbass Da anni le “democrazie” occidentali continuano a foraggiare la guerra, ad uccidere i bambini.

 

BASTA!

 

Masha con la nonna ….