23.02.2015
La somma necessaria all’operazione è stata raccolta.
Ringraziamo tutti i donatori.
15.01.2010
Pasha N, 10 anni arriva dalla Regione di Lipezk. È stato ricoverato presso il reparto di Traumatologia edortopedia per una lunga terapia che prevedeun’operazione chirurgica complessa ed un periodosuccessivodi riabilitazione. Pasha è un bambino moltosocievole a cui piacciono tutte le novità. Questo ragazzomeraviglioso non possiede il pieno uso di un braccio ed una gamba, ma ha ugualmente imparato a dipingerecon ottimi risultati! Ecco una cartolina dipinta da lui come regalo per la Presidente del Gruppo di VolontariatoLina Saltykova.
4.12.2010
Nell’ultima domenica del mese si sono festeggiati i compleanni di Pasha N. e Natasha G. Sin dal mattino i bambini ospiti delle due foresteria – “Ospiti a Neznajki” e “La Casa dell’Accoglienza” – in autobus hanno fatto un giro turistico per la città di Mosca: cadeva fitta la neve e la città si accendeva magica negli occhi dei bambini. Quante meraviglie invernali! Tuttavia, a causa della neve e del freddo, i bambini hanno potuto osservare tutto solamente dal finestrino dell’autobus senza poter scendere. Per questo motivo nessuna fotografia è stata fatta sullo sfondo della magica capitale. Ma grazie ai molti racconti fantastici la guida ha spiegato una molteplicità di racconti e informazioni interessanti. E sulla via del ritorno, secondo la tradizione, i bambini e gli adulti che li accompagnavano sull’autobus hanno intonato le loro canzonipreferite.
2.05.2011
PASHA UN ORFANO CHE HA TROVATO AMORE ED ATTENZIONE
Pasha è un bambino orfano ormai conosciuto da tutti i nostri amici e visitatori. Pasha (Pavel) è un bel bambino:ha folte ciglia, un nasino vivace rivolto all’insù ed i capelli color del grano. Arriva dalla Regione di Lipezk. Pasha sin dalla nascita dì soffre di una grave menomazione congenita agli arti superiori ed inferiori e per questo è stato abbandonato dai suoi genitori alla nascita. Ha vissuto in orfanotrofio sino a quando – grazie al Gruppo di volontariato Padre Aleksandr Men’ di Mosca e alla nostra Associazione, nell’ambito del Progetto “Tu non sei solo!Orfani di Russia” – è stato ricoverato presso la Clinica RDKB di Mosca.
Il Gruppo Padre Men’ sentiti i medici della struttura pur abituati ad intervenire in ogni caso complessoe difficile, vista la complessa problematicità e gravità del quadro clinico del bambino ci hachiesto di individuare una struttura in Italia in grado di verificare ognipossibile intervento volto ad aiutare il bambino a camminare e poter usare le braccia e le mani anche con l’utilizzo di eventuali protesi.
Per questo abbiamo subito risposto positivamente organizzando una prima visitaspecialistica presso la Clinica Rizzoli di Bologna dove il 4 maggio prossimo Pasha verràvisitato. Con molta probabilità si potrà intervenire chirurgicamente ed “Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus” si rende sin d’ora disponibile a concorrere a tutte le spese del caso, in questa fase ancora da quantificare.
17.08.2011
DI RITORNO VERSO IL FUTURO
Questa storia è iniziata in un reparto di maternità della Regione di Lipezk un po’ più di 11 anni fa …
Accade che nasca un bambino con una gravissima malattia congenita e che la giovane madre, in questa situazione assai difficile, non sia in grado di fare una scelta. E non sempre i medici, le infermiere e chi le sta vicino la consiglino di tenersi il bambino – accade che venga persuasa a rifiutarlo. La mamma prosegue nella sua vita. Spesso con dolore e sensi di colpa…
Dopo 11 anni (!) Inna e Roma hanno deciso di trovare il loro primo figlio, Pasha. E l’hanno trovatonella “nostra” Casa degli orfani “Ospiti a Neznajki”. Qui si dovrebbe iniziare a sentire una musica, perché nessuna parola può uscire da una bocca…
Recentemente Pasha è andato per la prima volta a casa sua dove era atteso dai suoi nonni e nonne come dalla sorella e dal fratello minore. Si è recato là da dove la vita una volta gli era stata rubata. Di ritorno verso il suo futuro.
Nella sua famiglia natale!
Pasha con il papà Roma e la mamma Inna
Pasha con il papà Roma e la mamma Inna
Padre e figlio… sono passati 11 anni…
Giunto a casa Pasha ci ha telefonato dicendo: “Qui è tutto bellissimo”
«No! Beh, cosa vuoi di più? – ha detto una volta Pascha con il suo sorriso inimitabile ad uno degli altri ospitidella casa degli Orfani “Ospiti a Neznajki” – Qui c’è tutto: una casa, una famigliae chi si prende cura di noi». Non disperare mai – ecco il principio più importante di Pasha. Un undicenne che ha vissuto anni nell’orfanotrofio della città di Elezk nella regione di Lipezk. Le sue mani non funzionano, cosìcome i suoi piedi.Le gambe non piegano il ginocchio Tutti i suoi guai dipendono da una graveforma di artrogriposicongenita multipla…
Ma Pasha non da mai la colpa alla sua condizione: possiamo farcela e c’è la faremo!Disegnare? Scrivere? Nessun problema è molto bravo con la sua penna fra i denti. Lavorare al computer? Non c’è problema, le sue dita sono le gambe. Beh, il sorriso e la voce chiara lo fa cantare come Robertino Loretti – meglio di chiunque altro.
Lo scorso maggio ed agosto Pasha è venuto in Italia grazie alla nostra Associazione per duevisitespecialistiche a Bologna e Modena. Dopo le visite la sua famiglia – ritrovata! – ha decisodi farlo operare in Spagna – tre interventi chirurgici e una lunga riabilitazione. Il costo della cura si aggira sui 25mila Euro. Siamo con voi costerebbe 25 000 euro. Certo la cifra è considerevolema nulla in confronto al valore che Pasha ha una reale possibilità di mettersi, per la prima volta nella sua vita, in piedi!
SOS!
4.10.2011
Pasha, dopo essere stato visitato per due volte a Bologna ed a Modena, ha trovato i sui genitoriche credevano fosse morto alla nascita. La mamma ha deciso di farlo operare in Spagna ed ilprossimo 17 ottobre il bambino sarà ricoverato per alcuni interventi chirurgici che – speriamo di cuore – lo faranno finalmente utilizzare le mani e camminare.
Il Gruppo di Volontariato Padre Men’ ci informa che all’oggi non sono pervenute donazioni. La nostra Associazione ha inviato in data odierna 1.000 Euro per sostenere il viaggio e le curedel bambino. Le terapie previste hanno prospettive favorevoli e Pasha non vede l’ora di partire.Lui crede (e noi con lui) che tornerà a Mosca camminando sulle sue gambe. Aiutiamolo!
27.10.2011
Amici! Con tutto il cuore ringraziamo tutti quelli che hanno inviato le loro donazioni in tempo!Pasha è arrivato in Spagna per le molteplici operazioni chirurgiche necessarie ed ha già subito la prima. I medici dicono che questa ha avuto successo. Vi terremo informati degli sviluppi del caso.
9.12.2011
Pasha è tornato dalla Spagna dove è rimasto per sei settimane. Ha effettuato con successo dueoperazioni chirurgiche molto complesse ai piedi; ora tutte le dita sono mobili (prima ne muovevasolamente uno). Molto presto per la prima volta nella sua vita potrà rimanere in piedi! Quando gli è stato chiesto, “Pasha, credi che sia finita?” – Lui in silenzio e con modestia risponde in italiano:«Si». Ma sarà di certo finita: a metà gennaio Pasha dovrà nuovamente recarsi in Spagna dovegli verrà impiantata una protesi e poi sarà finita. Noi tutti insieme con Pasha rimaniamo in attesadi questo momento con trepidazione.
SOLO I VALOROSI CONQUISTANO IL MARE!
21.01.2013
Pasha, credo nessuno possa dimenticarsi di questo orfano, suo malgrado protagonista di molte delle nostre notizie (positive). Diciamo un “Eroe” che ci ha visto soffrire e gioie con lui, la sua storia del ritrovamento della famiglia ed i suoi successi nel campo medico. Un orfano che, ci permetterete, è diventato un po’ il simbolo del nostro Progetto “Tu non sei solo! Orfani di Russia” in favore degli orfani disabili. Questo ragazzo unico, con un destino straordinario, vive presso la Casa degli orfani «Ospiti a Neznajki» già da due anni. Dopo essere stato visitato due volte in Italia a Bologna e Modena per verificare i possibili interventi, l’anno scorso in Spagna ha subito un intervento chirurgico e ora può finalmente camminare. Ora lo aspetta un’altra operazione alle mani, ed in attesa modella l’argilla sotto la guida severa di Artur. Ecco cosa ha scritto, alla vigilia del Nuovo Anno a Nonno Gelo:
“Caro Nonno Gelo, desidero un “Lego” per far lavorare le mie mani. I miei piedi lo hanno già fatto.Ma io sono pigro. Prometto che per il futuro cercherò di non esserlo più”. Il nostro “Capitano coraggioso” molto diligente e volitivo nonostante le difficoltà, riesce sempre a concludere il suo lavoro sino alla fine.
NON AVRESTE MAI IMMAGINATO CHE…
Pasha potesse giocare a calcio. Ancora un anno fa nessuno ci avrebbe creduto, ma ora è la realtà. Ha imparato con le protesi tanto che si sente abbastanza sicuro sul campo da calcio.
Tiro
Un altro tiro e…
A rete…
E non importa se la palla non è entrata in rete. L’importante è che Pasha è riuscito a fare un tiro.Non lo avreste mai immaginato Nemmeno noi…
LE MANI DI PASHA
Molti di voi conoscono già Pasha – allegro, ottimista e sempre contento. Nel 2009 è arrivato da un orfanotrofio per essere curato a Mosca e preso in carico dal progetto “Tu non sei solo! Orfani di Russia”. La nostra Associazione aveva ospitato Pasha per due volte: a Bologna per una visita al Rizzoli ed a Modena alla clinica della mano. Poi era stato operato in Spagna. Da cinque anni vive presso la Casa “Ospiti a Neznajki” aiutato dal nostra partner, il Gruppo di volontariato Padre Men’. Pasha ha una malattia congenita molto grave, con problematiche alle braccia, mani, gambe e piedi: artrogriposi congenita multipla… Solo poco tempo fa nessuno avrebbe creduto che Pasha potesse rimanere in piedi da solo, che potesse camminare.
Nessuno ci credeva.
Fortunatamente i medici in Spagna lo hanno saputo operare e l’impossibile è diventata realtà – Pasha non solo cammina ma gioca anche a calcio! Naturalmente, in questo “miracolo” c’è un grande merito dei medici, ma non solo: la forza di volontà e la determinatezza di Pasha, i volontari del Grupppo Padre Men’ ed i suoi genitori ritrovati. Ma la sola forza di volontà sua e di chi ci vive a fianco non è sufficiente ad iniziare a utilizzare le sue mani. Ha bisogno di un’altra operazione. Ancora in Spagna. E, come dicePasha: “Senza il vostro aiuto, non riesco a farci fronte”. Costo dell’operazione – 20.000 Euro.
Lo aiutiamo anche noi?