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SVETLANA LA VOLONTARIA CHE HA AIUTATO IL PROSSIMO SINO ALL’ULTIMO, NONOSTANTE LA MALATTIA INGUARIBILE

 

La volontaria Svetlana Anur’eva, della regione di Ul’janovsk, è stata insignita «post mortem» del nuovo Ordine di Pirogov istituito recentemente nella Federazione Russa per premiare chi si è distinto nella lotta contro l’infezione da Coronavirus. L’Ukaz è stato firmato da Vladimir Putin. Nella sua regione è stata istituita l’onorificenza “Per il contributo allo sviluppo delle attività di volontariato intitolato a Svetlana Anur’eva” in onore della ragazza. Inoltre l’Istituto medico dove ha studiato verrà intitolato a lei. La studentessa di 19 anni è stata una delle volontarie più attive nel progetto “Noi – Insieme”, stava aiutando le persone anziane sole nonostante le fosse stato diagnosticato un tumore di quarto grado inoperabile.

 

“Ecco, qui è rimasto tutto come era durante la sua vita” – sua madre, Natal’a Anur’eva, mostra la stanza della figlia, ci sono molte medaglie sportive e attestati professionali. In una fotografia si vede una bella ragazza di 19 anni con gli occhi castani, un futuro medico ed il volontario più attivo nel villaggio di Karsun nella regione di Ul’janovsk. “Sorride in ogni foto”, dice la mamma.

 

Ancora in aprile la ragazza, da volontaria, aveva aiutato persone che a causa dell’epidemia non potevano uscire da casa. Ha acquistato e portato loro i prodotti necessari.

 

Il fatto che lei stessa avesse bisogno di aiuto era noto solo ai suoi parenti, che ancora parlano di lei al presente.

 

L’infelicità è improvvisamente arrivata a fine inverno – forti dolori addominali, un’operazione importante e subito di nuovo ad aiutare le persone, nonostante la terribile diagnosi – tumore al quarto stadio. Incurabile …

 

“Potevano anche telefonarle la sera molto tardi – lei si alzava ed usciva. Io dicevo, figlia mia è molto tardi. Forse le persone là stanno male rispondeva”racconta la mamma.

 

“La porta si apriva appena e lei si fermava davanti all’ingresso, a distanza”, Olga Kitaeva conosceva Svetlana personalmente. Era la sua tutor al suo primo anno di Istituto di medicina. Ora la donna è in pensione. Durante l’epidemia con Svetlana ed altri volontari hanno portato le medicine agli anziani. “Diceva, fino a tempi migliori laverò le finestre dei balconi. Me l’aveva promesso Svetlana”, racconta la Kitaeva.

 

Sin dall’infanzia Svetlana sognava di diventare un medico – quest’anno avrebbe ricevuto il diploma presso l’Istituto regionale di medicina. Sognava di diventare un’ostetrica-ginecologa e di continuare gli studi a Kazan. Fino alla laurea, che stava aspettando, mancava in tutto un mese.

 

Il diploma rosso con la lode Svetlana lo ha aspettato a lungo. Ma non lo ha mai potuto vedere. Il Diploma è stato consegnato ai suoi genitori. È vero, manca solo un numero di registrazione ed un timbro – Svetlana non è riuscita a tenere gli esami di stato ….

 

“Fa vedere – Svetlana devi tenere la siringa in questo modo. È stata una delle prime a dire: guarda, va bene così ? Aveva fatto tutto in modo semplice, competente, tutto molto bene anche se era la prima volta”, ricorda Tat’jana Kurochkina, un’insegnante di infermieristica.

 

Svetlana era stata impegnata anche in attività di volontariato dal primo anno di studi. Aveva aiutato i bambini negli orfanotrofi e nelle scuole materne.

 

“Era diventata una delle iniziatrici della promozione per diventare donatori. Aveva convinto praticamente tutti gli studenti: salverai la vita di qualcuno. Era stato raggiunto il numero di 150 persone che avevano donato il sangue”, afferma Irina Janina, direttrice dell’Istituto di Medicina V.V. Tichomirov di Karsun.

 

La storia di questa volontaria altruista che viveva in un piccolo villaggio è diventata nota in tutta la Russia durante l’incontro tra il Presidente Putin ed i volontari dell’azione sociale “Noi – insieme”.

 

Le sue amiche dicono che ora vengono chiamate da centinaia di persone che ammettono che l’esempio di Svetlana ha cambiato il loro atteggiamento nei confronti della vita.

 

“Un ragazzo ha telefonato e ci ha detto che dopo aver scoperto la sua storia anche lui ora è diventato un volontario”, ha detto Elvira, sorella di Svetlana.

 

Oggi l’Istituto di Medicina della capitale della regione Ul’janovsk è intitolato a Svetlana Anur’eva ed anche la nuova onorificenza regionale, per il contributo che Svetlana ha dato allo sviluppo del movimento del volontariato.

 

 

Da un articolo di vesti.ru