Grazie al nostro partner siamo ritornati a Mariupol’

La città mostra i primi timidi segnali di “normalità”. L’acqua presto tornerà, ma solo negli edifici ancora abitabili che per fortuna sono oltre la metà della città, dopo i lavori di ripristino della rete. Le prime bancarelle fatte con i pellets lungo le strade, le scuole che stanno alacremente lavorando per riaprire l’anno scolastico il prossimo 1 settembre.

Ed i bambini. I tantissimi bambini di Mariupol che, come solo loro sanno fare, guardano diritti al futuro e sembrano essersi scrollati di dosso le tragedia, i drammi vissuti. Sembrano ….

Abbiamo visto molti bambini infelici, sporchi e malati. Chiedevano aiuto. Ma ogni bambino che è stato incontrato se n’è andato con un sorriso sul volto e una gioia nel cuore.

La vita è sempre più forte di ogni tragedia. Anche se le ferite, forse, non si rimargineranno mai più.

Sono stati distribuiti ancora molti nostri kit per i bambini e per le neomamme che vivono nella parte dell’ospedale ancora operante e che stanno guardandosi attorno per capire dove andranno e come vivranno.

Ma già pensiamo a come portare un segno tangibile della nostra solidarietà.

Il tristemente “famoso” ospedale di Mariupol è ora in rovina. C’era l’ex maternità. È previsto che diventi un ospedale pediatrico ed un secondo un ospedale sulla riva sinistra si sta preparando ad aprire. Probabilmente i lavori inizieranno tra due settimane.

E noi, come a Beslan, Volgograd, Mosca ed in tutte le altre drammatiche pagine della storia degli ultimi vent’anni stiamo pensando ad un progetto che possa lasciare un segno tangibile della Bella Italia a Mariupol’, la città che forse più rappresenta l’immane tragedia che stanno vivendo due popoli fraterni.

Siamo aperti a collaborazioni e sponsorizzazioni aasib@aasib.org