A seguito degli eventi del “Majdan” del febbraio 2014, le popolazioni delle allora regioni ucraine di Donezk e Lugansk chiesero un referendum riguardo il loro status. In risposta, nell’aprile dello stesso anno, Kiev inviava il proprio esercito e gruppi di paramilitari di estrema destra nella regione iniziando una vasta operazione militare punitiva chiamata ATO (Operazione antiterrorismo).
La popolazione inizia la difesa popolare e autoproclama, con referendum, le Repubbliche popolari di Donezk e Lugansk.
Sino al 2022 le vittime si contano ad oltre 15mila – fra cui oltre duecento di bambini – e 40mila i feriti.
La Federazione Russa dal 2014 accoglie circa due milioni di profughi civili fuggiti dalla guerra. La popolazione rimasta è vissuta sotto i continui bombardamenti da parte dell’esercito di Kiev ed il suo sostentamento è unicamente legato ai constanti invii di convogli di aiuti umanitari organizzati dalla Federazione Russa.
Il nostro aiuto umanitario alla popolazione civile del Donbass si sviluppa non solo attraverso il supporto a singoli casi di bambini gravemente feriti o mutilati, ma anche alle strutture medico-pediatriche, dell’accoglienza ed in generale al supporto dell’infanzia locale.
La nostra Associazione invia aiuti umanitari ai bambini che vivono nelle zone di guerra, alle famiglie senza alcuna capacità economica e alle strutture ospedaliere, per l’infanzia e di accoglienza nel solco dei principi del diritto internazionale umanitario.
Dal 2014 numerosi sono stati i PROGETTI portati avanti in aiuto all’infanzia e alle famiglie colpite dagli eventi bellici nelle zone del conflitto del Donbass
A seguito dell’inizio della c.d. “Operazione Militare Speciale” russa del febbraio 2022, nel settembre del 2023 dopo un Referendum popolare, la Repubblica popolare di Donezk e la Repubblica popolare di Lugansk vengono annesse, unitamente alle regioni ucraine di Zaporozh’e e Сherson, alla Federazione Russa.