Una grande gioia per i medici e per tutti noi sono le notizie che arrivano, molti anni dopo, dei bambini aiutati.
Gioia per saperli sani, che frequentano con profitto la scuola, che cantano, ballano, che amano lo sport e che vivono una vita normale. Viktor Т. – il papà di Viktorija, una delle due bambine gravemente ferite nell’attentato di Volgograd del dicembre del 2013, ha condiviso la sua gioia con i medici di Mosca.
Dopo Beslan questo fu uno dei più gravi attentati terroristici in Russia che coinvolse bambini. Per questo l’Associazione si è subito messa in contatto sia con la clinica RDKB che con le autorità di Volgograd iniziando una raccolta di fondi servirono nella fase acuta del ricovero e della guarigione.
Oggi vogliamo socializzare con tutti voi le belle notizie che arrivano da Volgograd, con le parole del papà di Vika.
«La tragedia è arrivata nella mia famiglia il 30 dicembre 3013 alle 08: 23, quando si è verificato un attentato terroristico a Volgograd. In un filobus, in cui mia figlia stava viaggiando con la sua mamma e la nonna, un attentatore suicida si è fatto esplodere. La mamma e la nonna sono morte sul posto, Viktorija con gravi lesioni ed in condizioni gravissime è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale cittadino e di lì, già il 1° gennaio un aereo sanitario l’ha trasportata a Mosca e ricoverata nel reparto di rianimazione e terapia intensiva della RDKB. 20 lunghi giorni in rianimazione, coma, dolore, disperazione. Ma ho sempre avuto fede e speranza, la fede e la speranza che mi sono stati dati dal personale medico e paramedico dell’ospedale.
Il primario della Rianimazione e terapia intensiva G.P. Brjusov è un medico con la M maiuscola. Un professionista, un uomo sensibile ed attento che ha seguito Viktorija personalmente in tutti quei giorni. Ha saputo trovare le parole per il papà, spiegare la gravità della condizione e ispirare speranza in un esito positivo.
Il Primario della Riabilitazione O.A. Lajsheva è una persona straordinaria che ama la sua professione e per questa si spende senza risparmio. Sensibile, attenta, premurosa sa come trovare il giusto approccio per ogni bambino, per ogni genitore. Mia figlia era ancora in coma ma già dai primi giorni è intervenuto per iniziare la riabilitazione, poi proseguita in Neurochirurgia. Per il pieno recupero di mia figlia siamo stati nella RDKB per tre anni.
Sono molto grato ai medici della RDKB: il primario della Rianimazione e terapia intensiva Gleb Pavlovich Brjusov, il primario della Riabilitazione Ol’ga Arlenovna Lajsheva, Il primario di Neurochirurgia Valentin Valterovich Palm, la neurologa Irina Vasochaevna Rasskazchikova ed il medico fisioterapista Nikolaeva per la loro dedizione non solo al caso di mia figlia ma di tutti i loro pazienti.
Hanno fatto un miracolo: sono riusciti a riportare alla vita Viktorija. Vika non solo è sopravvissuta: oggi è una bambina normale, completamente sana che vive una vita piena. Sta frequentando la 1 elementare, va in una palestra ed è appassionata di ginnastica ritmica, nuoto, canto. Possa il vostro nobile lavoro portarVi solo gioia e soddisfazione. Auguro a tutti i medici di Mosca successo in tutto, felicità, prosperità e lunghi anni di vita sana!»