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UNA NUOVA VITA: I MEDICI DELLA NEONATOLOGIA DI MARIUPOL’ RACCONTANO ….

Il primo respiro accompagnato dai bombardamenti non è un inizio facile per una nuova vita.

Quando a Mariupol infuriavano i combattimenti, anche l’ospedale cittadino №2 ha sofferto. L’edificio dell’ospedale rimase senza acqua e senza luce. E quindi senza riscaldamento.

“Abbiamo preriscaldato l’acqua, l’abbiamo versata in bottiglie di plastica. Abbiamo messo queste bottiglie sotto i sotto i lenzuolini e abbiamo costruito un nido. E quando visitavamo il bambino, lo esaminavamo in questo nido”, racconta Svetlana Bunakova, ostetrica-ginecologa, primario della struttura.

Per la sicurezza delle madri in attesa, 300 letti di fortuna, più che altro giacigli, erano stati collocati nel seminterrato dell’ospedale. Non c’erano abbastanza letti, quindi sono stati costruiti dagli stessi medici con mezzi improvvisati.

Oggi tutto questo è alle spalle. L’ospedale funziona di nuovo normalmente.

Grazie anche alla nostra Associazione che ha dato un contributo sostanziale alla ripresa della funzionalità del reparto, prima con il Progetto “Facciamo Ri-nascere Mariupol’ ” ed ora con il successivo “Sosteniamo la Neonatologia di Mariupol’ ” nei giorni scori sono state consegnate 2 pompe infusionali neonatali

Nei prossimi giorni pubblicheremo un apposito articolo sulla nuova attrezzatura donata al reparto.