Tutti ricordano Zlata, la bambina nata con una Paralisi celebrale infantile a causa del fatto che la sua mamma era stata tenuta prigioniera dei terroristi ceceni nel teatro di Mosca Dubrovka nell’ottobre 2002.
ZLATA HA ANCORA BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO
Tutti ricordano Zlata, la bambina nata con una Paralisi celebrale infantile a causa del fatto che la sua mamma era stata tenuta prigioniera dei terroristi ceceni nel teatro di Mosca Dubrovka nell’ottobre 2002. La mamma era incinta di Zlata che nacque nel marzo del 2003 con questa grave patologia.
La nostra Associazione negli ultimi quattro anni ha aiutato Zlata in diverse occasioni.
Ora la sua mamma ci chiede ancora aiuto:
“Salve Presidente!
Come state?
Ho una domanda, per favore. Avete la possibilità di raccogliere fondi per aiutare Zlata in un nuovo ciclo di riabilitazione? Vi mando qualche nuova sua fotografia, probabilmente non la riconoscerete. Anche se appare solare gli enormi problemi di salute rimangono… Tantissimi saluti da parte sua , Vi aspettiamo sempre in visita e vi augura ogni bene! Domani sono 13 anni di vita in questo incubo. Cambiamenti finanziari nella nostra vita, purtroppo, nessuno. Non lavoro perché devo accudirla costantemente… Quindi l’Associazione rimane per noi l’unica speranza di aiuto”
Lilija e Zlata
Servono 4mila euro per poter mandare Zlata a Budapest nell’Istituto Peto Andràs Pete per un nuovo ciclo di terapie, uniche che riescono ad alleviare la sua situazione. Vi chiediamo di aiutarla un’altra volta. Grazie.
RINNOVIAMO L’AIUTO PER ZLATA
30.09.2013
“Caro Presidente, Cari Amici di Aiutateci a Salvare i Bambini combattiamo contro gli acciacchi ma non retrocedono. Schiettamente ogni tipo di guai. Ma bisogna conviverci ed incominciano a mancare le forze. Qui a Mosca è nevicato. L’estate di San Martino, a quanto pare, quest’anno non arriverà. Nel mese di novembre andremo a Budapest nell’Istituto Peto Andràs Pete per un altro ciclo di terapie. Vi scrivo con una preghiera. Il prossimi febbraio potreste sostenerci per un successivo ciclo di terapie a Budapest? Ve ne saremo grati. Potrei organizzare la sola il viaggio risparmiando su tutto. La somma che ci servirebbe si attesta a 3mila Euro.
Un grazie di cuore Lilija con Zlata”.
A te che leggi questa breve lettera chiediamo di fermarti e riflettere. Ti chiediamo un piccolo aiuto per inviare Zlata a Budapest in febbraio. Assieme a tutti coloro che leggeranno questa lettera riusciremo a dare una nuova positiva risposta di solidarietà a questa meravigliosa bambina così duramente colpita dal un destinoinfausto.
5.09.2011
Cari amici! Vi prego di aiutare mia figlia Zlata (n. 13.02.2003) affetta da Paralisi celebrale infantile ed asma. Io, la mamma di Zlata, sono una vittima dell’atto terroristico della Dubrovka. A quel tempo ero incinta di mia figlia (5 mesi e mezzo) e rimasi nella sala per tre giorni. Dopo aver vissuto quell’incubo e avendo respirato i gas è nata la bambina ammalata.
Allevo mia figlia da sola. Sono senza lavoro poiché sono stata licenziata nel 2010. Non ho risorse per curare la mia bambina e nemmeno per la sua riabilitazione. Mia figlia è convinta che vincerà la sua malattia e mostra una pervicacia insolita per raggiungere il suo obiettivo: tornare ad una vita normale e stare insieme a tutti i suoi coetanei. Il mio cuore materno è lacerato dalla paura della perdita di chance. Sono necessarie cure e riabilitazione nella Clinica RDKB e se qualcuno ha qualche possibilità di aiutarmi Vi prego di farlo. Con rispetto e gratitudine.
Lilija
madre di Zlata
LA PAROLA AI MEDICI
La paziente Zlata A-ko (13.02.2003) è in osservazione sin dalla nascita a causa di una diagnosi di paralisi cerebrale forma atonica-astatica ed asma bronchiale. La madre della paziente durante la gravidanza è stata vittima dell’attentato terroristico Dubrovka nell’ottobre 2002. Nelle ripetute ospedalizzazioni la bambina ha sviluppato gravi convulsioni gravità bronco costrizioni durature. A causa di ciò la paziente ha dovuto interrompere il ricovero ospedaliero. Al momento il bambino è in terapia di riabilitazione ambulatoriale. La cura richiede diversi trattamenti che costano più di 40 mila rubli [1.000 Euro circa]. Le condizioni materiali della madre non le permettono di pagare con el proprie risorse le terapie necessarie.
AIUTIAMOLE!
Mosca, 18 ottobre 2011
Abbiamo ricevuto oggi dalla Mama di Zlata questa mail che pubblichiamo volentieri. Aiutateci ad aiutarle!!!
“Cari Amici, un enorme grazie a tutti Voi! Sono stata licenziata nel luglio del 2010 e da allora sono costantemente occupata da mia figlia che quest’anno frequenta la seconda elementare. La scuola è lontana da casa nostra ma dobbiamo andarci. Dopo l’uso dei gas nel Teatro Dubrovka a causa dell’attacco terroristico, io e mia figlia siamo sopravissute ma è arrivata con la vita la sua malattia di cui nessuno aveva bisogno. Il padre di Zlata mi ha lasciato. Fino a cinque anni usava solamente la carrozzella ma grazie alle costanti terapie ed alla sua perseveranza Zlata ha imparato a camminare. Abbiamo visto molti ospedali e molti metodi di cura ma in questi anni ho lavorato ed avuto almeno qualche aiuto. Ora la situazione è complicata. Il nostro sponsor non ci aiuta più. Ma Zlata ha tutte le possibilità di ritornare ad una vita normale e lei è così ansiosa per questo, quindi non ho diritto di rinunciare. Se torno a lavorare Zlata deve essere ricoverata in un Internat. Finché io sarò viva questo non succederà! A volte penso che sarebbe meglio non sopravvivere un giorno in più!
Ma Zlata desidera così ardentemente di vivere e dice sempre che la vita è meravigliosa e mi ringrazia costantemente che lei è al mondo!
Vi manda i suoi più cari saluti.
Siamo stati una volta nella Vostra soleggiata Italia quando Zlata aveva 4 anni!
Con rispetto e gratitudine. Lilia.
Ps: Ora corriamo in piscina. Zlata frequenta la scola di nuoto”.
30.10.2011
Abbiamo ricevuto una nuova mail dalla mamma di Zlata.
Cari Amici
Alcune notizie di noi. Zlata ha terminato il primo trimestre a pieni voti!
Oggi è andata alle Olimpiadi della lingua russa. Lo fa sempre con piacere! Le terapie sono iniziate e Zlata dice che ora le è più facile camminare! Ha provato anche a saltare! Il nostro problema principale oggi è l’atassia cerebellare Nella clinica RDKB dicono che Zlata aveva bisogno di imparare e di essere curata come insegnato agli astronauti. Nella sala del Nord Ost sono stati usati gas nervini! Così tutta l’intossicazione e lo stress è stata ricevuta da mia figlia attraverso il mio utero. E ora tutti dicono che è solo grazie a lei che io sono viva! Molte donne non gravide non sono sopravvissute! Zlata vi ringrazia di cuore! A presto.
La mamma
ZLATA HA ANCORA BISOGNO DI NOI
ZLATA è nata nel marzo 2003 e dalla nascita soffre di paralisi cerebrale infantile, forma atonica-astatica, ed asma bronchiale.
La madre della bambina durante la gravidanza è stata un ostaggio nel Teatro della Dubrovka sede dell’attentato terroristico dell’ottobre 2002. A causa della complessa situazione la madre, per non ricoverare la figlia in una struttura per disabili, ha dovuto licenziarsi e da due anni non lavora.
La nostra Associazione dal novembre 2011 ha adottato a distanza le due donne per permettere a Zlata di proseguire la scuola e le terapie a Mosca presso la Clinica RDKB che, in questi anni, hanno permesso alla bambina di camminare e parlare.
Ora però serve l’aiuto di tutti.
Infatti il miglior centro europeo per sviluppare una fisioterapia adeguata al suo caso si trova in Ungheria. L’Istituto Peto András ha sviluppato il metodo dell’Educazione conduttiva.
Cos’è? Nella sua forma completa un sistema unificato di riabilitazione per persone con disordini neurologici, come la paralisi cerebrale, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla o persone che abbiano subito traumi celebrali. Un sistema autonomo, integrato, d’insegnamento che stato sviluppato per gruppi di bambini con disordini motori.
Un processo educativo, non una cura o una terapia; una collaborazione tra il conduttore e i bambini, per creare le condizioni migliori per l’apprendimento trattando i problemi di movimento come problemi cognitivi.
Insegna ai bambini a cercare di raggiungere ciò che desiderano e li motiva a trovare la strada per farlo lavorando insieme ad altri, spesso portatori di analoghi deficit. Stimola l’apprendimento e lo sviluppo delle abilità di movimento, di linguaggio e mentali simultaneamente e non separatamente o consecutivamente. È basato sulla teoria che i bambini, con disabilità motorie, possano sviluppare capacità e apprendere nella stessamaniera dei loro pari.
Zlata ha già sperimentato assai positivamente queste terapie grazie ad uno sponsor privato che però dal 2010 – a causa della crisi economica – non ha più provveduto a proseguire il sostegno.
La nostra Associazione chiede, ancora una volta, l’aiuto a tutti i nostri Soci, donatori, visitatori che in questi anni hanno con immensa solidarietà ci hanno sempre sostenuto nei casi particolarmente bisognosi e difficili.
Servono 5.500 Euro.
Comprendiamo che in questo periodo ogni centesimo è vitale per tutti e che la situazione economica assai delicata e complessa non aiuta. Ma crediamo che ancora una volta si riuscirà, anche parzialmente, ad aiutare Zlata a ritrovare la gioia di vivere grazie al percorso terapeutico a lei vitale.
ZLATA SORRIDE
7.11.2012
Molti dei nostri visitatori ricorderanno Zlata. La bambina sofferente di Paralisi celebrale infantile per la quale, alla fine del 2011, lanciammo una raccolta di fondi allo scopo di poterle pagare un ciclo di cure fisioterapeutiche in Ungheria, presso il Centro Peto András noto per il metodo dell’Educazione conduttiva.
Dopo aver sostenuto in questi mesi, con le nostre risorse, la famiglia di Zlata (la mamma congedata a seguito delle drammatiche vicende dell’attentato terroristico del 2002 al Teatro Dubrovka di Mosca e l’anziana nonna) ora la bambina ha recentemente fatto ritorno da Budapest ritemprata dalle cure ungheresi. Pubblichiamo il “Diploma” che Zlata ha ricevuto dall’Istituto András per aver portato a termine il programma di riabilitazione. Anche se la fotografia non è delle migliori Zlata si può riconoscere al centro del gruppo (pantaloncini bianchi e maglietta a pois rossa) che ride allegramente Ecco il miglior modo di ringraziare tutti i nostri donatori che hanno permesso tutto questo. Una speranza concreta in una vita pienamente attiva.
Grazie dalla nostra Associazione, dalla mamma di Zlata e dalla nonna.
LA RICORDATE ZLATA?
5.04.2013
La ricordate Zlata? È ritornata da Budapest dove, grazie alla solidarietà dei tantissimi che ci avevano aiutato a raccogliere la somma necessaria, ha terminato un altro ciclo di terapie presso il famosissimo l’Istituto Peto Andràs. Ora Zlata ci manda il Diploma ricevuto.
Una gioia che socializziamo con tutti voi. Grazie!
UN CAFFÈ PER ZLATA
28.10.2013
Ad oggi sono stati raccolti 1.420 Euro e per l’obiettivo ne mancano 1.580.
Lanciamo oggi l’azione “Un Caffè per Zlata”: coloro che aderiranno si impegnano a donare a Zlata l’equivalente di 1 caffè al giorno: 1 Euro. Da qui a fine dicembre avremo così la possibilità di donare la somma necessaria a Zlata per curarsi a Budapest.
ADERISCI ANCHE TU!
https://www.facebook.com/events/439795626124613/?ref_newsfeed_story_type=regular
Twitter @AASIB_ONG
ZLATA RITORNA A BUDAPEST
21.03.2014
Molti ricorderanno la vicenda di Zlata. La mamma prigioniera dei terroristi ceceni nel teatro di Mosca Dubrovka nell’ottobre 2002. La mamma era incinta di Zlata che nacque nel marzo del 2003 con la paralisi celebrale infantile
Da qualche anno Zlata è aiutata dalla nostra Associazione, sopratutto da quando ha iniziato le terapie presso l’Istituto Peto Andràs di Budapest, una struttura unica al mondo nell’aiutare le persone affette dallo stato di Zlata. Nell’ottobre scorso iniziammo una nuova raccolta con l’obiettivo di donare a Zlata un nuovo ciclo di terapie al Peto Andràs. Dopo aver atteso il ritorno della bambina e della mamma dalle Paralimpiadi di Sochi, dove Zlata è stata invitata dal Governo russo per seguire i Giochi olimpici per disabili, nei giorni scorsi abbiamo inviato le donazioni arrivate per lei. 3mila Euro serviranno per dare a Zlata una nuova opportunità: seguiteci vi terremo informati sulla sua permanenza a Budapest. Grazie a tutti.
16.09.2014
Zlata, una delle migliaia di bambine aiutate dalla nostra Associazione. Una storia a sé, come tutte le altre, che i nostri visitatori ricorderanno molto bene. Nata con una grave forma di PCI (paralisi celebrale infantile), molto probabilmente a causa dei gas inalati dalla mamma durante i giorni della tragedia del Teatro alla Dubrovka a Mosca nel 2002. Da qualche hanno la nostra Associazione aiuta Zlata a frequentare dei periodi di cura presso il centro specializzato di Budapest, Peto Andràs.
Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto alcune fotografie dallamamma di Zlata che vogliamo socializzare con tutti voi. A dimostrazione della positività delle cure e del vostro costante sostegno.
10.11.2015
Federico P. 150 euro, Omar C. 50 euro. Grazie.
2.11.2015
Filippo C. 50 Euro.